EPISODIO 1 - Quali sono gli strumenti di risparmio?
Prima ancora di valutare pro e contro di una scelta, tanto più se legata ai nostri risparmi, dobbiamo avere una "minima" conoscenza di quali e quanti possano essere gli strumenti d’investimento. In questo Episodio 1 dell’ABC del Risparmiatore, vi raccontiamo in modo semplice e sintetico -per quanto possibile vista la complessa materia- che cosa offre il mercato. E soprattutto quali sono i “principali rischi” d’investimento nei vari strumenti.
Le Azioni
Investire in titoli azionari, significa ancorare il valore dell’investimento all’andamento dell’azienda che ha emesso le azioni. Si diventa quindi azionisti di quella società, il che comporta essere partecipi all’attività economica della società stessa subendone glorie ma anche sconfitte. Il rischio più grande quindi è ritrovarsi azzerati i propri risparmi se quel titolo dovesse perdere molto in Borsa o nel caso estremo fallire la società.
Le Obbligazioni
Le obbligazioni sono titoli di debito. Sottoscrivendo o possedendo un’obbligazione si diventa creditore della società emittente, quindi si ha diritto alla restituzione della somma investita che la società deve rimborsare alla scadenza prefissata e a un rendimento periodico sotto forma di cedole. A seconda di chi le emette le obbligazioni si suddividono in: obbligazioni governative (titoli di Stato) se vengono emesse da uno Stato e obbligazioni corporate se emesse da una azienda privata. I rischi connessi alle obbligazioni riguardano ad esempio quello dell’interesse, ossia la possibilità che il prezzo del titolo diminuisca a seguito di un aumento dei tassi di interesse. Altresì vi è il rischio emittente, ovvero legato alla possibilità che l’emittente non proceda al rimborso alla scadenza e, infine, il rischio di liquidità, ossia la difficoltà di vendere rapidamente le obbligazioni prima della scadenza.
I Titoli di Stato
Bot, Ctz, Btp, CCteu, Btp, sono alcuni titoli di Stato emessi a cadenza regolare dal Ministero dell’Economia attraverso il Dipartimento del Tesoro per finanziare lo Stato e rappresentano una forma di investimento per i cittadini che prevede la liquidazione periodica degli interessi in date prestabilite (cedole). Per la sottoscrizione si può procedere all’acquisto in asta, ossia quando lo Stato li immette per la prima volta sul mercato oppure acquistarli successivamente, sul mercato secondario, dove sono quotidianamente scambiati. I rischi che può comportare l’investimento in titoli di Stato riguardano il rendimento che dipende dall’esito dell’asta, ma soprattutto, l’andamento dei tassi di interesse. Considerando che per un titolo a tasso fisso già emesso, una discesa dei tassi di interesse sul debito pubblico italiano corrisponde a un aumento di prezzo, ad un aumento di quei tassi di interesse corrisponda una diminuzione di prezzo.
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