Le pensioni, sottolineano dal Censis, assolvono oggi a funzioni sociali più rilevanti rispetto a quella di pura tutela per la vecchiaia per cui erano storicamente nate.
Sarebbe un limite grave non cogliere questa dimensione che si collega strettamente con la vita quotidiana delle famiglie. Sono oltre 16 milioni le persone che percepiscono pensioni in Italia. Il numero è diminuito nell’ultimo anno, visto che le persone che hanno smesso di percepire pensioni sono di più dei nuovi pensionati.
Anche i redditi pensionistici sono in contrazione, perché quelli dei nuovi pensionati sono inferiori a quelli dei cessati: 15.000 euro contro 16.700 euro annui.
Circa il 50% delle famiglie italiane è formato o ha al suo interno un pensionato, per un totale di 12 milioni di nuclei. I pensionati che vivono soli sono il 27,8%, il 36,2% vive in coppia senza figli, il 18% in coppia con figli, l’8% è un genitore solo. Per il 63,3% delle famiglie i trasferimenti pensionistici sono pari ad oltre tre quarti del proprio reddito, per il 26,4% la pensione costituisce il totale del reddito familiare.
Fondamentale, infine, è l’apporto delle pensioni nella riduzione del rischio di povertà per le famiglie più vulnerabili: la pensione riduce il rischio di povertà del 12,4% per le famiglie monogenitoriali, del 9,6% per le coppie con figli, del 6,8% per le persone sole, del 2,8% per le coppie senza figli.
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