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Risparmiometro: cos'è?



Il risparmiometro è una delle nuove modalità con le quali lo Stato ha deciso di combattere il problema dell'evasione fiscale, che consiste, in sostanza, in una forma di controllo dei redditi dei contribuenti.


Il risparmiometro è uno strumento di controllo messo a disposizione dell'Agenzia delle entrate, che valuta la differenza tra le somme dichiarate al fisco e quelle depositate e risparmiate, avvalendosi di uno specifico algoritmo.

Se i risparmi sono maggiori, in misura considerevole, rispetto ai guadagni, il fisco avvia la macchina degli accertamenti.


Attualmente, il risparmiometro è attivo ma in fase sperimentale. Il che vuol dire che si stanno effettuando dei controlli selettivi, per verificarne il funzionamento.

Questa fase, tuttavia, dovrebbe concludersi entro la fine del 2019 e dal 2020 prenderanno il via i controlli veri e propri, con la piena operatività dello strumento, che indagherà tra i conti correnti sia delle imprese che dei cittadini.


Il risparmiometro si affianca ad altri due strumenti di lotta all'evasione fiscale: il redditometro e lo spesometro, dai quali deve essere tenuto ben distinto.

Se, infatti, il risparmiometro confronta i redditi dichiarati dal contribuente con i suoi risparmi, lo spesometro li mette a confronto con le spese sostenute e il redditometro con i beni posseduti.




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